La Graviola (Annona Muricata)
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Altri nomi comuni:
Graviola, soursop, guanábana, guanábano, guanavana, guanaba, corossol épineux, huanaba, toge-banreisi, durian benggala, nangka blanda, cachiman épineux

La Graviola è un piccolo albero sempreverde a sviluppo verticale che cresce fino ad altezze di 5-6 metri con grandi foglie lucide verde scuro. E’ nativa della maggior parte delle calde aree tropicali del Sud e Nord America, inclusa l’Amazzonia.

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La pianta sembra originaria delle Antille, ma già ai tempi dell'arrivo dei primi coloni spagnoli era diffuso in tutto il Tropico americano. In breve tempo si diffuse anche in Asia meridionale dove il frutto è coltivato e frequente nei mercati. Su scala limitata si trova anche al Nord dell'Australia e pochi esemplari nel Sud della Florida. La Graviola è un fruttifero strettamente tropicale in quanto originario delle basse terre umide che solo all’Equatore può raggiungere i 1500 metri di quota. A latitudine del Tropico non supera i 500 m. In Florida sopravvive solo all'estremo Sud protetto dai venti settentrionali. La pianta dà segni di sofferenza già a 5 °C, si defoglia a 2 °C e muore a 0 °C.
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Nelle zone tropicali tutte le parti della Graviola sono utilizzate dalla medicina naturale, incluse la corteccia, le foglie, le radici, il frutto e i semi. Ad ogni parte dell’albero sono state attribuite diverse proprietà e usi.
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Di solito il frutto e il suo succo è utilizzato per vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare la quantità di latte delle mamme dopo il parto (lattogogo) e come astringente per diarrea e dissenteria. I semi triturati sono usati come vermifugo, antielmintico contro parassiti e vermi interni od esterni. La corteccia, le foglie e le radici sono considerati sedative, antispasmodiche, ipotensive e nervine, per questi scopi vengono preparati dei té. La Graviola ha una ricca lunga storia di utilizzo nella medicina erboristica come pure un uso che si è tramandato per generazioni da parte degli indigeni.
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Nelle Ande del Perù, il tè ricavato dalle foglie è usato per catarro e i semi triturati per eliminare i parassiti. Nella foresta amazzonica la corteccia, le radici e le foglie sono utilizzate per il diabete e come sedativo e antispasmodico. Le tribù indigene della Guyana utilizzano il tè prodotto con le foglie e/o la corteccia come sedativo e tonico cardiaco. Nell’Amazzonia brasiliana il tè dalle foglie è usato per problemi al fegato mentre l’olio delle foglie e del frutto acerbo è mescolato con l’olio di oliva per essere usato esternamente per nevralgie, reumatismi e dolore da artriti. In Jamaica, Haiti e Indie Occidentali, il frutto e/o il suo succo sono usati per febbre, parassiti, diarrea e come lattagogo mentre le radici o le foglie sono usate come antispasmodico, sedativo e nervino per problemi cardiaci, tosse, influenza, parto difficile, asma, astenia, ipertensione e parassiti.
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Proprietà/azione: antibatterico, anticancro, antiparassitario, antispastico, antitumorale, antidepressivo,antispasmodico, astringente, citotossico, febbrifugo, insetticida, ipotensivo, nervino, pettorale, piscicida, sedativo, stomachico, vasodilatatore, vermifugo.

Questi e altri motivi per far si che vengano piantati alberi di Graviola li troverete al sito: http://fiocco59.altervista.org/annona_muricata.htm