PASTELLA DI CECI PER FARSI LO SHAMPOO
Ingredienti:
farina di ceci 00 (meglio se ventilata), acqua tiepida
Preparazione: Formare in una ciotola una pastella morbida mescolando con una forchetta la farina e l'acqua calda (non bollente, la farina non deve cuocere).
Uso: Distribuire la pastella sulla testa e massaggiare delicatamente con i polpastrelli. Attendere 2 minuti e sciacquare. Se i capelli sono lunghi e si annodano niente paura: un po' di balsamo (naturalmente bio-eco!) e torneranno districabili!
Aggiunte opzionali: 1. Volendo si può anche personalizzare il composto con 3-4 gocce di un olio essenziale a scelta tra quelli che hanno anche proprietà benefiche per il cuoio capelluto:
- problemi di forfora: timo, rosmarino, tea tree
- coadiuvante anticaduta: timo, rosmarino
- prurito: menta piperita, eucalipto, lavanda
- cute sensibile: lavanda
- eccesso di sebo: limone, lemongrass
2. Se si desidera solo profumare vanno bene anche oli quali gelsomino, ylang-ylang (a chi piace), sandalo, etc.
3. Per ottenere gradualmente dei caldi riflessi rossi o castani è possibile miscelare alla farina di ceci della polvere di henné + un cucchiaio di aceto (ma in questo caso il risciacquo diventerà più lungo e difficile) oppure sostituire all'acqua del karkadé o del the caldi.
4. Volete poi beneficiare delle proprietà ristrutturanti del miele? Scioglietene un cucchiaio nell'acqua con cui fate il composto!
Lozione per capelli alla betulla
Ingredienti: 5-6 cucchiaini di foglie di betulla essiccate
100 ml di acqua
75ml di alcol (circa 70% vol.)
Preparazione: mettete le foglie di betulla in una ciotola e lasciatele riposare per circa 10-15 minuti; poi filtrate e lasciate raffreddare. Aggiungete poi il filtrato all’alcol, mettendo il tutto in una bottiglia ben chiusa.
Uso: Massaggiate i capelli puliti tutti i giorni con 5-10 ml della lozione così ottenuta;
è un ottimo rimedio contro la psoriasi, capelli grassi e la caduta.
ANTICHI RIMEDI
Lozione per capelli:
Quando, in primavera, le viti vengono potate, lasciano cadere gocce di linfa. I contadini appendevano un bulachino, piccolo barattolo di latta, ad un tralcio, legandolo con un cavezzo, cioè un giunco. La vite tagliata “piangeva” e riempiva di quel succo portentoso il barattolo. Dopo qualche giorno il contadino prendeva il liquido prezioso e lo dava al pelato di turno, che doveva spargerselo sul cuoio capelluto e frizionando a lungo per più giorni. Questo trattamento rinforzava i capelli ed impediva la loro caduta. Provare per credere.
(Tratto dal libro: scuola elementare di San Venerio << Dai, nonno, racconta!>> le nostre radici Edizione Cinque Terre)