Prevenire gli incendi


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Per prevenire gli incendi boschivi molto spesso sarebbe sufficiente rispettare alcune semplici norme di comportamento, così da salvaguardare un patrimonio comune quale è quello boschivo.

È dunque buona norma:
- quando si fanno gite fuori città: non accendere fuochi al di fuori dalle aree attrezzate, è pericoloso e vietato;
- non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, o quando si viaggia in auto o in treno;
- gettare i rifiuti negli appositi contenitori (se disponibili in loco) o riportarli a casa e destinarli alla raccolta differenziata della propria circoscrizione. Se abbandonati, infatti, i rifiuti possono prendere fuoco: o per auto combustione o per concentrazione di luce solare. Ad esempio, un fondo di bottiglia o altro materiale catarifrangente possono concentrare la luce solare e incendiare un elemento secco nelle immediate vicinanze (paglia, erba secca, ramoscelli secchi, carta, muschio secco);
- non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca: il calore della marmitta potrebbe incendiarle.
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In caso di principio di incendio o di incendio attivo:
non bloccare le strade fermandosi a guardare le fiamme. L'incendio non è uno spettacolo e tale comportamento potrebbe intralciare l'arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento.

Per un tempestivo intervento delle squadre di soccorso e per ridurre i danni e l'estensione di un incendio boschivo, chiamare immediatamente il numero 15 15 (per l’Italia gli incendi di boschi e foreste sono competenza del Corpo Forestale dello Stato), senza dare per scontato che qualcuno lo abbia già fatto. O il 115 se sono coinvolte abitazioni e persone (gratuito e attivo per tutto l’anno e in qualsiasi orario) o gli altri numeri di pronto intervento.

Se la comunicazione di un incendio avviene per via telefonica, bisogna specificare con chiarezza:
- il vostro nominativo e il numero telefonico dal quale state chiamando (se cade la linea potreste essere richiamati);
- la località dell’incendio;
- le dimensioni dell’incendio e se sul posto si sono già persone che stanno intervenendo;
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Se siete coinvolti in un incendio è importante:
- dare l’allarme immediatamente;
- non cercate di contrastare le fiamme se non avete adeguata preparazione, attrezzature ed equipaggiamenti idonei;
- nel caso le fiamme comincino ad espandersi non addentratevi nel bosco ma, cercate subito una via di fuga;
- tenta di spegnere il fuoco solo se si tratta di un principio di incendio e se hai una via di fuga, tenendo le spalle al vento e battendo le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle;
- non sostare in luoghi sovrastanti l'incendio o in aree verso le quali soffia il vento;
- non attraversare la strada invasa dal fumo o dalle fiamme;
- non parcheggiare lungo le strade di accesso al luogo dell'incendio per non ostacolare il passaggio dei mezzi di soccorso;
- se il traffico è fermo non metterti in coda e cerca di tornare indietro;
- indica alle squadre antincendio le strade e i sentieri che conosci;
- metti a disposizione riserve d'acqua ed eventuali attrezzature.
- attraversa il fronte del fuoco dove è meno intenso e passa dalla parte già bruciata;
- stenditi a terra dove non c'è vegetazione incendiabile, cospargiti di acqua o copriti di terra;
- cerca di difenderti dal fumo respirando con un panno bagnato sulla bocca;
- se ti trovi sulla spiaggia immergiti in acqua e non tentare di recuperare i tuoi affetti personali (auto, moto, tende o bagagli);
- se ti trovi a casa: non abbandonate la casa se non siete certi che la via di fuga sia aperta. Segnalate la vostra presenza, sigillate con carta adesiva e/o panni bagnati porte e finestre (il fuoco oltrepasserà la casa prima che all’interno penetrino il fumo e le fiamme;
- se ti trovi in automobile (e non vedi vie di fuga) non abbandonarla, chiudi i finestrini e il sistema di ventilazione e segnala la tua presenza con il clacson e con i fari;
- non abbandonate una casa se non siete certi che la via di fuga sia aperta. Segnalate la vostra presenza, sigillate (con carta adesiva e panni bagnati) porte e finestre. Il fuoco oltrepasserà la casa prima che all'interno penetrino il fumo e le fiamme.
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Quando un bosco prende fuoco non sono soltanto l'albero, l'animale ed il frutto a scomparire, ma anche tutte le sue molteplici funzioni di regolazione dell'ecosistema, di cui l'uomo stesso è parte integrante oltre che beneficiaria. Negli ultimi anni la cadenza stagionale degli incendi ha registrato un aumento delle superfici boschive distrutte, e il fenomeno doloso è passato dalle categorie dell'accidentalità e dell'ignoranza a quelle del profitto e della criminalità anche organizzata, portandosi via nell'ultimo decennio più di mezzo milione d'ettari di bosco nel nostro Paese. C'è da dire che al resto del mondo non è andata meglio: nell'ultimo secolo più della metà delle risorse forestali sono andate perdute a vario titolo - deforestazione, desertificazione, incendio - a tal punto da mettere a rischio i programmi di rimboschimento e d'uso multifunzionale delle foreste promossi dalle istituzioni internazionali. In Italia, nonostante la prevalenza montuosa, i boschi ricoprono meno del 30% del territorio, di cui il 60% in zona montagnosa, un terzo in collina e poco meno del restante in pianura. La proprietà dei boschi è in buona parte privata (60%), mentre i Comuni possiedono circa ¼ dei boschi nazionali e lo Stato e le Regioni autonome le porzioni residue. Anche se negli ultimi anni si è registrato un aumento della superficie boschiva e le aree di maggiore pregio naturalistico e paesaggistico sono state protette e sottoposte a vincoli ambientali, il nostro Paese ha perduto nell'ultimo cinquantennio buona parte del suo patrimonio boschivo per fini economici e produttivi, consumandone il legno e i prodotti del soprassuolo, incanalandone le acque per scopi industriali e agricoli, sviluppando infrastrutture invasive come strade, siti turistici e alberghieri, ed, in sostanza, provocando un impatto antropico senza precedenti.

L'abbandono delle aree collinari e selva colturali da parte delle popolazioni indigene e loro sostituzione con masse di consumo, cioè prevalenti popolazioni stagionali che non rinnovano il patrimonio naturale ma lo sfruttano intensivamente, è stato e rimane fra le principali cause del degrado forestale italiano, gestito e vigilato in passato da piccole e diffuse comunità montane che ne calibravano lo sfruttamento economico e merceologico in funzione della sua conservazione e riproduttività. Lo spopolamento e l'invecchiamento di queste comunità si è quindi tradotto in altrettanto impoverimento e disordine dell'intero ecosistema boschivo, peraltro facilitandone l'esposizione agli incendi.

by vf. Raffaele Muzzì

fondatore del gruppo su FB:
CHI AMA...LA NATURA, LA MONTAGNA, I BOSCHI... E NON LI BRUCEREBBE MAI !!!!!!

 

(foto a cura di flagoftheplanetearth)

vi lascio in compagnia di un bel racconto ...
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Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano,
un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco.
"Cosa credi di fare?!"
gli chiese il leone.
”Voglio spegnere l’incendio!”
rispose il piccolo volatile.
”Con una goccia d’acqua?”
disse il leone con un sogghigno di irrisione.
Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose:
“ Io faccio la mia parte!”