SALE:

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in generale, i sali sono composti ionici sotto forma di cristalli. Sono solitamente solubili in acqua, dove i due ioni si separano. I sali hanno tipicamente un elevato punto di fusione, bassa durezza, e bassa comprimibilità. Se fusi o dissolti in acqua conducono elettricità, comportandosi da conduttori di seconda specie. Generalmente, i due componenti di un sale binario ( come ad esempio il cloruro di sodio ) possono essere separati per elettrolisi.Ciò che comunemente viene chiamato sale o sale da cucina è in realtà uno dei tanti sali possibili, cioè il Cloruro di sodio.


ESTRAZIONE DEL SALE DALLE PIANTE

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1) METODO

In base alla pianta che viene bruciata si ottengono Sali con proprietà differenti.

Prendete almeno 5 kg di Rosmarino (Rosmarinus Officinalis) o di un'altra pianta che volete e fatelo seccare al sole. Dopo che è diventato molto secco, bruciatelo su una piastra di ferro. Raccogliete le ceneri, mettetele in una pentola di ferro per fritture e mettete la pentola su una stufa a gas.

Regolate la stufa per un calore molto alto e calcinate le ceneri per un'ora, mescolandole costantemente con un cucchiaio di acciaio inossidabile. Quando le ceneri sono calcinate* bene esse saranno un colore grigio chiaro.

Dopo, versate 750 ml di acqua piovana in un fiasco da un litro a bocca larga. Mentre esse sono ancora calde, aggiungete le ceneri all'acqua piovana, un po' alla volta.

È importante che il livello di acqua sia l'almeno quanto lo spessore di una mano sopra le ceneri. Aggiungete più acqua se necessario per raggiungere il livello richiesto. Se un fiasco non è sufficiente per tenere tutta l'acqua, dividete le ceneri fra due o tre fiaschi come necessario. Mescolate la miscela di acqua/cenere bene con un'asta di vetro e quindi permettete a essa di depositarsi per un'ora.

Se le ceneri sono state correttamente calcinate, come la nostra Arte richiede, l'acqua di liscivia sarà limpida e trasparente; altrimenti, avrà il colore del tè.

In un altro fiasco simile, mettete un imbuto di vetro o di plastica con un piccolo coperchio di cotone. Decantate l'acqua di liscivia versandola nell'imbuto e quando è defluita tutto, aggiungete le ceneri all'imbuto con un cucchiaio di acciaio inossidabile. Aggiungete al fiasco di liscivia usato precedentemente un po’ di acqua piovana e versate il tutto sulle ceneri nell'imbuto. Quando il liquido è interamente defluito, versate un altro po' più di acqua sulle ceneri per estrarre tutto il sale solubile rimanente in loro.

Versare il liquido di liscivia in un contenitore di porcellana e metterlo in un bagno di sabbia, che è stata scaldata usando un forno elettrico o a gas. Quando l'acqua evaporerà, il sale dissolto inizierà a cristallizzarsi o coagularsi e con il procedere dell'evaporazione, si formerà una pellicola sulla superficie del liquido che si inspessisce, che impedirà la continua evaporazione dell'acqua.

Quindi, quando la soluzione arriva al punto in cui si sviluppa una pellicola di superficie, raccomandiamo di mescolare bene con un'asta del vetro, per rompere lo strato superficiale di sale coagulato. Dopo che tutta l'acqua è evaporata, il restante sale coagulato dovrebbe essere bianco come la neve. Se non è bianco, lo si dovrà calcinare di nuovo in una pirofila o in una pentola di acciaio inossidabile, con un fuoco molto forte e dissolverlo in acqua piovana fresca ancora una volta, seguendo le istruzioni date sopra.

Il segreto per estrarre il sale bianco la prima volta è la calcinazione corretta e completa delle ceneri. Non abbiate fretta nell'esecuzione di questa operazione, perché se è fatto correttamente, vi risparmierà molto lavoro.

*) Calcinazione:
calcinazione significa esporre ad un alta temperatura le sostanze oggetto dell' esperimento per separare il fisso dal volatile. Una buona calcinazione e possibile ottenerla in un’ora abbondante, usando il fornello grande della cucina. Per evitare di trovare delle pietruzze mescolare spesso con un cucchiaio di acciaio.

 

2) METODO

Questo consiste nel circolare e distillare continuamente dell’alcool distillato della pianta. Alla fine vi ritroverete un sale simile a zucchero di colore bianco che giace sul fondo. Poi bisognerà discioglerlo in acqua, filtratrarlo e ricristallizzarlo.

 

3) METODO

Riducete in poltiglia delle piante in un mortaio, da questa poltiglia estraete il succo. Il succo fatelo sobbollire come facevano le nostre bisnonne sulla cucina economica, quando preparavano i minestroni di verdure. In questo caso, l’evaporazione, con una continua eliminazione delle parti più spesse (frustoli, frammenti vegetali) si spinge fino a ottenere un liquido della consistenza del miele.

Il miele ottenuto mettetelo ad asciugare a temperatura ambiente, quando si è indurito quasi fosse un gristallo, trituratelo e mettetelo in un vaso a tenuta ermetica. Il sale così ottentuo si può utilizzare per salare leggermente i cibi o discioglierlo in un bicchiere di acqua calda per beneficiare delle proprietà terapeutiche della pianta stessa.